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Un’opera corale che si propone di superare letture stereotipate e nostalgiche, privilegiando un’analisi che racconta Milano, la sua evoluzione e le sue contraddizioni attraverso il prisma del crimine.
«Nostalgia canaglia, ma nessuna nostalgia per le canaglie: tra il 1963 e il 1993 la città è stata segnata da fenomeni criminali violentissimi, rapimenti, scontri, la droga che faceva strage. Un libro ricostruisce una stagione quasi rimossa.» – Gianni Santucci, La Lettura
Rapine clamorose, guerre tra bande, sequestri di persona. Gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta rappresentano uno dei periodi più turbolenti della storia criminale italiana, e lo sono ancora di più a Milano, città-simbolo del boom economico e humus sociale di una criminalità sempre più organizzata, che per tre decenni ha visto susseguirsi episodi violenti e figure leggendarie come Francis Turatello, Renato Vallanzasca e Angelo Epaminonda. Una storia criminale spesso mitizzata o trattata con superficialità, raramente analizzata attraverso una prospettiva storica approfondita. Questo “Atlante storico della mala milanese” ricostruisce, attraverso cronache d’epoca, mappe tematiche, fotografie rare e testimonianze esclusive, una visione d’insieme approfondita e originale. Un viaggio nella Milano notturna delle case da gioco, degli incontri clandestini e dei regolamenti di conti, che riporta alla luce vicende e protagonisti spesso dimenticati, restituendoli al loro autentico contesto urbano e sociale. Uno sguardo inedito su trent’anni di storia criminale, dalla vecchia ligéra ai gangster metropolitani, fino alla trasformazione della malavita tradizionale in criminalità organizzata moderna.
512 pagine
