Sguardo, corpo, violenza – Sade e il cinema

Sguardo, corpo, violenza - Sade e il cinema

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Il cinema analizzato in questo libro si costruisce attorno alle due interdizioni che secondo André Bazin sanciscono i limiti della rappresentazione cinematografica, ovvero la morte e la piccola morte, l’orgasmo. L’universo letterario e biografico di D. A. F. De Sade costringe i registi che vi si avvicinano – nomi fondamentali nella storia del cinema quali Luis Buñuel e Pier Paolo Pasolini e outsider quali Peter Brook e Jesús Franco – a muoversi sui terreni dell’osceno, del proibito e dell’irrappresentabile. L’analisi dei testi produce una costellazione in cui ogni film dialoga con le altre pellicole, con l’opera di Sade nel suo complesso, con la letteratura critica su Sade e infine con spazi che fungono da cassa di risonanza per gli echi prodotti dai film.

L’AUTORE:
Alberto Brodesco ha conseguito il titolo di dottore di ricerca presso il Dottorato internazionale di Studi Audiovisivi dell’Università di Udine. Lavora al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento. È autore di Una voce nel disastro. L’immagine dello scienziato nel cinema dell’emergenza. Le sue due principali aree di indagine riguardano la rappresentazione della tecnoscienza al cinema e nella serialità televisiva e la relazione tra sguardo cinematografico e corpo violato.

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