Monster show – Storia e cultura dell’horror

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Collezionismo

Nei film horror c’è molto di più di quel che si vede sullo schermo.
Freak, neonati demoniaci, seducenti serial killer, psichiatri cannibali, mostri scaturiti dalla fantasia umana con il supporto di sofisticate tecnologie. L’America ama l’horror in tutti i suoi volti, da Dracula a Frankenstein fino alla Famiglia Addams, Terminator e Godzilla. In realtà, l’evoluzione delle sue icone preferite va di pari passo con le grandi crisi sociali del nostro tempo: guerre, depressioni, invasioni, cacce alle streghe, battaglie sul diritto alla riproduzione, distruzione dell’ambiente. In questo che è il più esauriente sguardo sullo spettacolo dell’horror, David J. Skal mostra come la paranoia della guerra fredda abbia portato a inventare incubi sul controllo della mente umana quali L’invasione degli ultracorpi, e come la paura delle radiazioni nucleari e del talidomide abbia ispirato ossessioni sulla mutazione quali La mosca. Prima di esplorare, infine, il legame tra l’epidemia dell’Aids e l’attrazione esercitata dai vampiri, Skal analizza, anche attraverso le immagini, interessanti parallelismi tra cinema, pittura, fumetto e letteratura. «I lupi mannari a Londra» non sono così diversi da quelli raffigurati nei bestiari medievali, le fattezze del Frankenstein hollywoodiano si ritrovano già in alcuni disegni di George Grosz del 1922, e Trapianto (1924) di Otto Dix sembra quasi riprodurre la maschera mutante di Lon Chaney nel Gobbo di Notre-Dame.
Un libro per tutti gli amanti del cinema, e per tutti quelli che, pur coprendosi gli occhi, non si perdono una puntata della saga di Nightmare.

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