Mario Caiano – Autobiografia di un regista di B-movies

 14,00

Categoria:

L’attore svizzero e cultissimo Paul Müller dice su Amanti d’oltretomba: “A mio avviso questo è un ottimo film… Non ha avuto successo perché è troppo buono per questo genere”. Un elogio dedicato al regista Mario Caiano (classe 1933), formatosi con autori quali Fernando Cerchio, Sergio Grieco, Riccardo Freda, Carlo Ludovico Bragaglia e Gillo Pontecorvo.
Caiano consolida in seguito la sua reputazione con i peplum (Ulisse contro Ercole, Goliath e la schiava ribelle, Maciste gladiatore di Sparta), western (Duello nel Texas, Le pistole non discutono, Una bara per lo sceriffo, Un treno per Durango, Il mio nome è Shangai Joe), thriller (L’occhio nel labirinto), polizieschi seminali (…A tutte le auto della polizia, Napoli spara!, La malavita attacca, la polizia risponde), il televisivo (Per amore e per vendetta), nazi-movies (La svastica nel ventre) non solo per compiacere in futuro Quentin Tarantino e TV (Un estate, un inverno, Un bambino in fuga, Dalai Lama oceano di saggezza).
Adorato senza riserve dagli amanti del cinema bis, Caiano non è un regista ma è cosmopolitismo puro. Ha attraversato il cinema fra Italia, Spagna e USA con la complicità di produttori americani come Harry Joe Brown.Con i suoi film ci attanaglia la convinzione che il cinema sul set si potesse fare con budget ristretti, tecnici spagnoli, locations in Almeria, produttori dittatoriali o fabbricanti di tortellini, attori umorali e narcisisti, la Libia del re Idris, con le cascatelle di Montegelato e le pressioni ideologiche della RAI in un’avvincente autobiografia con la prefazione del critico Alberto Castellano.

Informazioni aggiuntive