Fant’asia – Il cinema fantastico dell’estremo oriente

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Esaurito

Categoria:
Collezionismo

Ma che rivoluzione che fu questo testo, assoluto pionierismo, uscito forse troppo presto, in un momento in cui il pubblico non era nemmeno pronto e la moda non era ancora così sviluppata. Un gran peccato. All’epoca la bolognese Granata Press pubblicava ottimi volumi, tra libri monografici su Jodosowsky, Fulci, Brass, oltre a non poter non citare un bel testo sul thriller italiano degli anni d’oro.
Fant’Asia nasceva in un periodo in cui le risorse si accumulavano con viaggi in loco e scambi tra collezionisti dell’intero globo, internet non c’era e quindi è abbagliante la quantità di materiali raccolti e proposti al lettore. Certo, letto oggi il testo soffre di alcune lacune ma è ancora invidiabile la quantità utilissima di materiali e di riflessioni valide. Al contempo il testo è pregiato da una valanga di foto anche rare, tutte rigorosamente in bianco e nero, forse talvolta un po’ piccole. Ogni nazione viene presentata con un profilo storico, analizzando filoni, correnti, generi trattati fin dagli albori della storia del cinema per poi continuare con recensioni e schede di personaggi. D’accordo, tutto parziale e discutibile ma in appena 320 pagine sono trattati con estrema competenza praticamente tutte le nazioni dell’ Asia con una scelta assolutamente condivisibile che rende il testo ancora oggi attuale. Pensiamo solo che quasi quindici anni dopo la rivista francese Mad Movies pubblicherà un volumetto assai simile, Cinemas d’Asie, poggiato però sull’esperienza di un decennio di nuove tecnologie e circolazione del sapere.
I responsabili del progetto sono tutti nomi storici nello studio del cinema asiatico fantastico (uno di loro collabora tutt’ora con il nostro portale) e trasudano una passione contagiosa.

Quindi nonostante si tratti di un testo tutto da integrare lo consiglio assolutamente come una piacevolissima e coinvolgente lettura capace di far sognare, un bello strumento da tenere in mano e da sfogliare, fosse solo per la splendida cover che ritrae Nina Li in A Chinese Ghost Story III.

(www.asianfeast.org)

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