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«Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti…»
Dal fumetto di James O’Barr al film cult diretto da Alex Proyas e con protagonista Brandon Lee, fino al riadattamento del 2024, questo volume esplora l’evoluzione de Il Corvo – The Crow. Un viaggio attraverso le diverse incarnazioni di un’icona gotica moderna, che ha segnato l’immaginario collettivo, regalando al grande pubblico un simbolo di oscurità e redenzione senza pari.
«Rimorso. Un infinito, straziante complesso di colpa è all’origine più profonda di quello che è diventato un sorprendente fenomeno editoriale e cinematografico degli anni Ottanta-Novanta, spingendo milioni di persone a farne parte, spesso senza aver mai guardato un film o acquistato un fumetto gothic-fantasy prima di allora. A ben rifletterci anche altri celebri personaggi come Batman o Spiderman, nascono dai sensi di colpa dei loro alter-ego umani, afflitti dalla perdita di persone care che avrebbero voluto o potuto salvare. Ma nel caso de Il Corvo questo sentimento caratterizza proprio il suo creatore,
James O’Barr, artista dalla vita assai difficile, a partire dall’essere cresciuto in un orfanotrofio di Detroit senza
aver mai conosciuto i propri genitori. Tutto “esplode” quando la sua ragazza viene uccisa da un automobilista
ubriaco nel 1978 mentre si recava da lui a prenderlo in macchina…» Giuseppe Cozzolino, dall’introduzione
In memoria di Brandon Lee, troppo presto volato sulle ali di un corvo.
Un corvo veglia su: Ian Dury (12 maggio 1942 – 27 marzo 2000),
Thuy Trang (14 dicembre 1973 – 3 settembre 2001), Jon Polito (29
dicembre 1950 – 1 settembre 2016), Michael Massee (1 settembre
1952 – 20 ottobre 2016), Fred Ward (30 dicembre 1942 – 8 maggio
2022), Edward R. Pressman (11 aprile 1943 – 17 gennaio 2023),
Tony Todd (4 dicembre 1954 – 6 novembre 2024).
